Rigore e libertà
Fondazione Marino Marini, Pistoia
26 ottobre 2018 – 24 marzo 2019
La Fondazione Marino Marini è lieta di presentare la mostra Rigore e libertà – All’origine del gioiello contemporaneo, a cura di Marco Bazzini; una mostra dove il pubblico potrà ammirare gli anelli, le collane e i bracciali realizzati da tre dei maggiori artisti dell’oro a livello internazionale: Mario Pinton, Francesco Pavan e Giampaolo Babetto.
La mostra rientra nella programmazione di un ciclo di esposizioni che vuole approfondire l’arte di importanti personalità che con il grande scultore pistoiese hanno condiviso amicizia o fondamentali momenti della loro ricerca artistica.
Di Marino Marini un giovane Mario Pinton (Padova 1919 – 2008) è stato allievo presso l’Istituto Superiore Industrie Artistiche (ISIA) di Monza, riconoscendo nel tempo la sua lezione come un’esperienza fondamentale nel ripensare il gioiello come vera e propria opera d’arte.
Infatti, Mario Pinton negli anni cinquanta del secolo scorso è fra quei pochi artisti europei – con lui il tedesco Hermann Junger e lo svedese Sigurd Persson – che riprendono l’idea del “fare gioiello” come “fare arte”, dando così inizio a un suo nuovo percorso che, non più soltanto legato all’oreficeria, si è integrato alle molteplici espressioni dell’arte contemporanea.
Alcuni caratteri comuni tra i tre artisti selezionati per la mostra sono la purezza della forma, un’idea della materia come ispiratrice del gesto artistico e un equilibrio delle proporzioni mediato dall’uso sapiente della geometria. Questa condivisione di caratteri, che non nega una marcata autonomia nei rispettivi lavori, per Francesco Pavan (Padova 1937) e Giampaolo Babetto (Padova 1947) nasce ancora una volta dal rapporto maestro e allievi intercorso tra loro presso l’Istituto d’Arte Pietro Selvatico della città veneta.
A partire da quella semplicità e qualità impressa all’opera da Mario Pinton e ripresa poi da Pavan e Babetto, la mostra racconta – con un’ampia selezione di opere che raccolgono gioielli dai primi anni cinquanta fino ai nostri giorni – una delle origini, oltre agli sviluppi, di quel variegato fenomeno che è il gioiello contemporaneo. Una storia troppo spesso trascurata che la mostra vuole riportare all’attenzione del pubblico sottolineando, per la prima volta, anche il ruolo avuto da Marino Marini in questa evoluzione.
lunedì | venerdì
10.00-13.00 | 15.00-19.00
aperto su appuntamento
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